L'importanza del "fare insieme"
Obiettivi: “Fare” o “animare” significa soprattutto stimolare le persone affinché possano riscoprire il tempo che vivono, anche quando apparentemente è vuoto, privo di valore e futuro. E' prioritario individuare attività che stimolino l'interesse dell'assistito, superare la visione dell'anziano come ammalato e riscoprirne il valore di persona, restituendogli ruolo e dignità. L'”animazione a domicilio” rappresenta il mezzo con cui si può passare dall'ottica medico-sanitaria di “curing” a quella di “care”.
Il laboratorio avrà come obiettivo quello di stimolare una riflessione sull’importanza del “fare” nella relazione di cura, di dare importanza all'osservazione necessaria per la conoscenza autentica del soggetto, delle sue possibilità reali e dei suoi limiti e di fornire un ventaglio di possibili attività da proporre, sia direttamente che indirettamente, nel contesto della relazione: lettura di un giornale, gioco delle carte, pet therapy, linguaggi espressivo-artistici, attività ludiche. Partecipare ad un'attività ed essere in grado di proporla, senza mai imporla, vuol dire sentirsi capace, competente ed utile. L’attività riconosciuta dall’utente diviene, quindi, strumento per l’attivazione di canali di comunicazione; il fare insieme, diviene mediatore della comunicazione e talvolta lo stesso fare diventa un linguaggio, non verbale ma certamente più coinvolgente, più fruibile e più facilmente attivante i rapporti interpersonali. Possiamo concludere dicendo che fare-agire non è soltanto una reazione a determinati stimoli ma significa mettere in moto un flusso di bisogni, desideri, percezioni, memoria, conoscenze, sensazioni interne ed esterne.
Contenuto: verranno descritti e sperimentati diversi tipi di attività legate alla cooperazione nella vita domestica e allo svago: lettura di un giornale, gioco delle carte, pet therapy, linguaggi espressivo-artistici (colorare, ritagliare, cucire, lavorare a maglia, ecc), attività ludiche.